Patologie dell’utero e infertilità: intervista con il dottor Giovanni Puglia, ginecologo esperto in fertilità e PMA
L’utero svolge un ruolo fondamentale nella fertilità femminile: è l’ambiente in cui avviene l’impianto dell’embrione e la gravidanza si sviluppa. Tuttavia, alcune patologie uterine possono ostacolare il concepimento o aumentare il rischio di aborto spontaneo. Ne parliamo con il dottor Giovanni Puglia, ginecologo esperto in fertilità, procreazione medicalmente assistita (PMA) e chirurgia ginecologica, che opera a Roma, Pomezia e Ladispoli.
Dottor Puglia, quali sono le principali patologie dell’utero che possono causare infertilità?
Le patologie uterine che influenzano la fertilità sono numerose, ma le più comuni includono:
•Fibromi uterini
•Polipi endometriali
•Aderenze intrauterine (sinechie uterine)
•Malformazioni uterine congenite
•Endometriosi con coinvolgimento dell’utero (adenomiosi)
•Endometrite cronica
Tutte queste condizioni possono alterare l’endometrio, impedire l’impianto embrionale o interferire con la normale anatomia dell’utero.
I fibromi uterini sono molto comuni. Quando possono causare infertilità?
I fibromi uterini (o miomi) sono tumori benigni del muscolo uterino. Non sempre compromettono la fertilità, ma quando sono sottomucosi (cioè crescono all’interno della cavità endometriale), possono ostacolare l’impianto dell’embrione o aumentare il rischio di aborto. Anche i fibromi intramurali di grandi dimensioni possono alterare la vascolarizzazione dell’endometrio o deformare la cavità uterina, interferendo con il concepimento.
Come si diagnostica e si tratta un fibroma uterino in una donna che cerca una gravidanza?
La diagnosi avviene con l’ecografia transvaginale e, in alcuni casi, con la risonanza magnetica o l’isteroscopia. Il trattamento dipende dalla localizzazione e dalla dimensione del fibroma. L’isteroscopia operativa è la tecnica ideale per rimuovere i fibromi sottomucosi, mentre per fibromi più grandi si può ricorrere alla miomectomia laparoscopica o laparotomica.
I polipi endometriali possono compromettere la fertilità?
Sì. I polipi endometriali sono escrescenze benigne della mucosa uterina che possono ostacolare l’impianto embrionale o causare infiammazioni croniche dell’endometrio. Sono diagnosticati con ecografia o isteroscopia e possono essere rimossi facilmente con un’isteroscopia operativa, una procedura mini-invasiva.
Le aderenze intrauterine (sinechie) sono una causa frequente di infertilità?
Le sinechie uterine sono cicatrici che si formano all’interno dell’utero, spesso a seguito di raschiamenti, infezioni o interventi chirurgici. Possono causare infertilità impedendo la crescita normale dell’endometrio o bloccando la cavità uterina. Si diagnosticano con isteroscopia diagnostica e si trattano con un’isteroscopia operativa, seguita spesso da una terapia ormonale per favorire la rigenerazione endometriale.
Le malformazioni uterine congenite possono essere un problema per la fertilità?
Sì, soprattutto l’utero setto, che è la malformazione più comune. In questo caso, un setto fibroso divide la cavità uterina, riducendo lo spazio disponibile per l’impianto e aumentando il rischio di aborto. Si diagnostica con isteroscopia e risonanza magnetica e si corregge con un intervento mini-invasivo chiamato metroplastica isteroscopica.
L’adenomiosi e l’endometriosi possono ridurre le possibilità di gravidanza?
L’adenomiosi è una forma di endometriosi in cui il tessuto endometriale cresce all’interno del miometrio (muscolo uterino). Questo può causare infiammazione cronica, ispessimento dell’utero e difficoltà nell’impianto embrionale. Il trattamento dipende dalla gravità: nelle pazienti che cercano una gravidanza, si può valutare una terapia ormonale o un trattamento chirurgico mirato.
L’endometrite cronica è una causa sottovalutata di infertilità?
Assolutamente sì. L’endometrite cronica è un’infiammazione persistente dell’endometrio, spesso associata a infezioni batteriche. Può alterare l’ambiente uterino e ridurre le probabilità di impianto, soprattutto nei trattamenti di PMA. Si diagnostica con biopsia endometriale e istologia o con un test microbiologico dell’endometrio. Il trattamento consiste in una terapia antibiotica mirata.
Quando è necessario un intervento chirurgico per migliorare la fertilità?
L’approccio chirurgico è indicato quando le patologie uterine alterano significativamente l’anatomia dell’utero o compromettono l’impianto embrionale. Tecniche come isteroscopia operativa, laparoscopia e miomectomia possono migliorare le probabilità di concepimento, sia naturalmente che con la PMA.
Quali consigli darebbe a una donna con infertilità legata a patologie uterine?
Il primo passo è una diagnosi accurata tramite ecografia, isteroscopia ed eventuali esami di laboratorio. È importante affidarsi a uno specialista esperto in fertilità e valutare tutte le opzioni terapeutiche, che possono essere mediche, chirurgiche o supportate dalla PMA. Ogni caso è unico, e il trattamento deve essere personalizzato per massimizzare le possibilità di gravidanza.
Grazie, dottor Puglia, per questa panoramica dettagliata.
Se hai dubbi sulla tua fertilità o desideri un consulto specialistico, puoi contattare il dottor Giovanni Puglia, che opera a Roma, Pomezia e Ladispoli, per una valutazione approfondita.