Intervista al Dott. Giovanni Puglia: l’importanza dello spermiogramma nella valutazione della fertilità maschile
Buongiorno, Dottor Puglia. Può spiegarci cos’è lo spermiogramma e qual è la sua utilità?
Dott. Puglia: Certamente. Lo spermiogramma è un esame diagnostico fondamentale per valutare la qualità del liquido seminale di un uomo. Viene eseguito per analizzare diversi parametri che ci aiutano a comprendere la capacità riproduttiva del paziente. Questo test è spesso richiesto in caso di difficoltà di concepimento, ma può anche essere utile per monitorare la fertilità in uomini che hanno subito interventi chirurgici o trattamenti medici che possono influenzare la spermatogenesi.
Quali sono i parametri principali che vengono valutati con lo spermiogramma?
Dott. Puglia: Lo spermiogramma analizza diversi parametri del liquido seminale. I principali sono:
• Volume: la quantità di liquido seminale emessa durante l’eiaculazione.
• Concentrazione spermatica: il numero di spermatozoi presenti per millilitro di liquido seminale.
• Motilità: la capacità degli spermatozoi di muoversi in modo efficace.
• Morfologia: la percentuale di spermatozoi con una forma normale.
• Vitalità: la percentuale di spermatozoi vivi nel campione.
• pH: che indica l’acidità o la basicità del liquido seminale.
• Presenza di cellule rotonde e leucociti: la cui abbondanza potrebbe indicare infezioni o infiammazioni.
Come viene eseguito lo spermiogramma?
Dott. Puglia: L’esame prevede la raccolta di un campione di liquido seminale tramite masturbazione in un contenitore sterile, solitamente in laboratorio o a casa, purché il campione venga consegnato entro un tempo specifico e mantenuto a temperatura adeguata. Per ottenere un risultato attendibile, è necessario osservare alcune indicazioni, come l’astinenza sessuale di 2-7 giorni prima della raccolta.
Quali sono i criteri per classificare i risultati dello spermiogramma?
Dott. Puglia: L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha stabilito dei valori di riferimento per interpretare i risultati. A seconda dei parametri analizzati, possiamo distinguere diverse condizioni:
• Normozoospermia: valori normali di concentrazione, motilità e morfologia.
• Oligozoospermia: concentrazione spermatica inferiore ai valori di riferimento.
• Astenozoospermia: motilità degli spermatozoi ridotta.
• Teratozoospermia: percentuale di spermatozoi con morfologia anomala superiore ai limiti di normalità.
• Azoospermia: assenza totale di spermatozoi nel liquido seminale.
• Necrozoospermia: alta percentuale di spermatozoi morti nel campione.
Se un paziente riceve un risultato alterato, quali sono i passi successivi?
Dott. Puglia: Un singolo spermiogramma alterato non è sufficiente per una diagnosi definitiva. Si consiglia di ripetere l’esame a distanza di almeno 2-3 settimane per confermare il risultato. Se le anomalie persistono, è opportuno eseguire ulteriori accertamenti, come esami ormonali, ecografia testicolare o test genetici, per individuare eventuali cause sottostanti e stabilire il miglior percorso terapeutico.
Quali sono le principali cause di alterazioni dello spermiogramma?
Dott. Puglia: Le cause possono essere molteplici e comprendono fattori genetici, patologie testicolari, infezioni, squilibri ormonali, esposizione a sostanze tossiche, stress, fumo, abuso di alcol e droghe, oltre a uno stile di vita sedentario e un’alimentazione non equilibrata.
Esistono terapie per migliorare i parametri dello spermiogramma?
Dott. Puglia: Sì, le opzioni terapeutiche variano in base alla causa del problema. Nei casi in cui le alterazioni siano dovute a fattori modificabili, intervenire con uno stile di vita sano può migliorare significativamente la qualità dello sperma. In altre situazioni, possono essere necessari trattamenti farmacologici, chirurgici o tecniche di procreazione assistita come la FIVET o la ICSI.
Un ultimo consiglio per chi sospetta problemi di fertilità?
Dott. Puglia: Il mio consiglio è di non sottovalutare mai l’importanza di una diagnosi precoce. Se una coppia sta cercando di concepire da più di un anno senza successo (o sei mesi se la donna ha più di 35 anni), è utile rivolgersi a uno specialista per una valutazione approfondita. Lo spermiogramma è un test semplice ma estremamente utile per comprendere la fertilità maschile e guidare il percorso di trattamento più adatto.
Grazie per la sua disponibilità e per le preziose informazioni, Dottor Puglia.
Dott. Puglia: Grazie a voi per aver dato spazio a un tema così importante.