L’ormone antimülleriano (AMH) è un biomarcatore chiave della riserva ovarica e un parametro essenziale nel monitoraggio follicolare per la fertilità. Ne parliamo con il Dr. Giovanni Puglia, ginecologo esperto in procreazione medicalmente assistita (PMA).

Dottor Puglia, che cos’è l’AMH e quale ruolo svolge nella fertilità femminile?

L’AMH (ormone antimülleriano) è una glicoproteina secreta dalle cellule della granulosa dei follicoli preantrali e antrali piccoli. È un indicatore della riserva ovarica, cioè della quantità di ovociti ancora disponibili nelle ovaie. Poiché l’AMH non varia significativamente nel ciclo mestruale, rappresenta un parametro affidabile per valutare la fertilità femminile.

Quali sono i valori normali di AMH e come variano con l’età?

I valori dell’AMH variano con l’età e la fisiologia ovarica:

•>3,5 ng/mL → Alta riserva ovarica (possibile PCOS)

•1-3,5 ng/mL → Riserva ovarica normale

•0,7-1 ng/mL → Ridotta riserva ovarica

•<0,7 ng/mL → Riserva ovarica molto bassa

Dopo i 35 anni, i livelli di AMH iniziano a ridursi in modo significativo e diventano quasi indosabili in menopausa.

Come viene utilizzato l’AMH nei trattamenti di PMA?

L’AMH aiuta a personalizzare i protocolli di stimolazione ovarica, prevedendo la risposta alle gonadotropine. Valori bassi suggeriscono una scarsa risposta, mentre valori elevati (>3,5 ng/mL) possono indicare un rischio di sindrome da iperstimolazione ovarica (OHSS).

In cosa consiste il monitoraggio follicolare e qual è il suo ruolo nella ricerca di gravidanza?

Il monitoraggio follicolare consiste in una serie di ecografie transvaginali per valutare la crescita dei follicoli ovarici e ottimizzare il concepimento naturale o assistito. Si esegue:

1.Fase follicolare precoce (giorni 2-3 del ciclo) → Valutazione della riserva ovarica e dello sviluppo iniziale dei follicoli.

2.Fase follicolare avanzata (giorni 8-14) → Controllo della crescita follicolare (misura dei follicoli dominanti) e dell’endometrio.

3.Ovulazione (giorni 14-16) → Identificazione del follicolo maturo (18-22 mm) e possibile somministrazione di hCG per il rilascio ovocitario.

Quando è indicato il monitoraggio follicolare?

È utile in diversi scenari:

•Coppie che cercano una gravidanza naturale, per individuare i giorni fertili.

•Induzione dell’ovulazione, con clomifene o letrozolo, per ottimizzare il concepimento.

•PMA (FIVET, ICSI), per controllare la risposta ovarica alla stimolazione.

L’AMH e il monitoraggio follicolare possono predire il successo della gravidanza?

L’AMH fornisce informazioni sulla quantità di ovociti, ma non sulla loro qualità. Un valore basso non esclude una gravidanza spontanea, mentre un valore normale non garantisce il successo. Il monitoraggio follicolare aiuta a ottimizzare i tempi per il concepimento e a migliorare le strategie terapeutiche nei trattamenti di PMA.

Conclusioni

L’AMH e il monitoraggio follicolare sono strumenti fondamentali per la valutazione della fertilità e la personalizzazione dei trattamenti. Un approccio integrato permette di massimizzare le possibilità di gravidanza, sia spontanea che assistita.